Tornano le “Distopie Future”: cinque spettacoli per guardare il domani da vicino. Foto e video

TRANI - Riparte “Distopie Future”, la rassegna del Cielo di Carta Teatro che anche quest’anno esplora i futuri possibili, con cinque appuntamenti dedicati a linguaggi e visioni che interrogano il presente attraverso la lente della distopia.

L’apertura, il 22 novembre, è affidata alla stand-up comedy di Giambattista Rossi, un monologo che osserva con ironia tagliente l’umanità digitale, tra dipendenze, contraddizioni e paradossi quotidiani.

Il 13 dicembre sarà presentato “Olivhood – È tutto morto”, il primo lungometraggio di Annamaria Di Pinto, ambientato nel 2073, in un mondo in cui la terra è arida e l’acqua è diventata un ricordo lontano. Il film racconta una storia sospesa tra poesia e denuncia ambientale, intrecciando mito, memoria e il viaggio di due figure simboliche in un paesaggio ormai privo di vita.

A gennaio andrà in scena Me-Dea di Alice Ferlito, una riscrittura contemporanea del mito che mette al centro la voce delle donne come forza creatrice, ferita e rinascita.

Il 14 febbraio, per San Valentino, spazio all’“Omaggio a Domenico Modugno”, a cura di Franco Paolo Marra e interpretato da Mariangela Marchisella. Una serata intima fra musica e parole, in cui “Amara terra mia” diventa un inno alla nostalgia e all’amore.

La chiusura sarà affidata a Teodora Mastrototaro con “Il Reflusso”, un intenso atto poetico e fisico che affronta il tema degli allevamenti intensivi e della violenza sugli animali, trasformando la denuncia in gesto teatrale.

Cinque visioni, cinque linguaggi e un unico orizzonte: “Distopie Future” è un invito a guardare il futuro con coraggio, senza rinunciare a immaginarlo.