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Taranto

Celebrati i cento anni dell’Unuci: un secolo di storia, memoria e servizio allo Stato. Le foto

Un concerto apre le celebrazioni per il centenario dell’Associazione degli Ufficiali in Congedo di Taranto. Un percorso che dal 1925 a oggi attraversa guerre, riforme, trasformazioni istituzionali e un impegno costante nella vita civile e militare della città

TARANTO - Si è svolta presso l’Auditorium della Base navale di Chiapparo la cerimonia che apre ufficialmente le celebrazioni per i cento anni dell’Associazione degli Ufficiali in Congedo di Taranto, nata nel 1925 e confluita l’anno successivo nell’UNUCI, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, istituita con Regio Decreto del 9 dicembre 1926. Un traguardo che la sezione tarantina ha scelto di festeggiare con un concerto diretto dal Maestro Luogotenente Michele Di Sabato, affiancato dalla soprano Lorena Zaccaria, con l’adesione morale di Marinasud e la partecipazione di Stanav.

La giornata ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche l’occasione per ribadire il legame profondo che unisce l’associazione alla città e alla Marina Militare, con la quale collabora stabilmente nelle iniziative di carattere culturale e sociale. Alla guida dell’U.N.U.C.I. Taranto c’è oggi il Capitano di Vascello (c.a.) Cav. Dott. Gianni Passafiume, affiancato dal vice presidente e tesoriere Ammiraglio (c.a.) Nicola Nisi, dal segretario e presidente onorario Tenente (c.a.) Francesco Bardarè e da un gruppo di collaboratori che da anni alimentano la vita del sodalizio. La sede storica, in via Regina Elena 20, resta il cuore operativo della sezione, impegnata anche nella divulgazione attraverso il sito istituzionale e i canali social.

Un secolo di attività tra storia e memoria
Il centenario rappresenta per l’associazione un passaggio simbolico che racchiude decenni di servizio, formazione, ricordi e passioni condivise. L’U.N.U.C.I. tarantina, nel corso del tempo, ha costruito un patrimonio fatto di iniziative culturali, incontri istituzionali e momenti di approfondimento dedicati alle figure che hanno segnato la storia del Paese. Solo di recente, nel salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, è stata celebrata la memoria del Carabiniere Salvo D’Acquisto, in un incontro curato dal Tenente (c.a.) Michele Ladiana che ha richiamato un ampio pubblico, tra autorità civili e militari.

L’associazione rivendica con orgoglio la propria tradizione formativa, nata subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Secondo quanto tramandato oralmente, già nel 1920 sarebbe sorta una prima forma associativa tarantina, anticipando di qualche anno la costituzione ufficiale del gruppo UNUCI locale. Nel 1925 l’attività prese forma stabile grazie ai Capitani Saverio Pavone e Angelo Ponzio, mentre il riordino nazionale voluto dal governo portò al riconoscimento ufficiale dell’UNUCI come organismo unitario.

Negli anni Trenta gli ufficiali in congedo furono obbligati all’iscrizione e alle attività di aggiornamento, che comprendevano visite ai reparti, esercitazioni e gare di tiro. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la guida nazionale passò a figure estranee alla precedente organizzazione del regime, tra cui Tito Zaniboni, nominato alla presidenza nazionale nonostante la fama di oppositore del fascismo.

Una svolta storica arrivò con la sentenza della Corte di Cassazione n. 9129 del 13 marzo 1978, che riconobbe l’UNUCI come organo ausiliario dello Stato, status confermato nel 1979 con un decreto del Presidente della Repubblica che lo definì ente di diritto pubblico. Taranto, in questo percorso, ha avuto un ruolo centrale, ospitando nel 1962 un importante raduno nazionale alla presenza del Presidente Generale Giuseppe Pizzorno.

Una tradizione che continua
Oggi la sezione tarantina unisce attività addestrative, iniziative culturali e momenti di socialità, rinnovando una presenza che affonda le radici in un secolo di storia militare e civile. L’obiettivo dichiarato è mantenere viva la cultura delle Forze Armate e il rispetto per le istituzioni democratiche, promuovendo le tradizioni e sensibilizzando le nuove generazioni.

In occasione del centenario, i vertici dell’U.N.U.C.I. Taranto ribadiscono la volontà di proseguire con determinazione la loro missione: un impegno fatto di memoria, identità e senso dello Stato. Ad Maiora Semper, come recita il motto scelto per racchiudere l’essenza di un secolo di vita associativa.

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