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Taranto

Federmanager in visita allo stabilimento, “Acciaierie d’Italia è un pilastro per lo sviluppo del Paese”. Le foto

Il presidente nazionale Valter Quercioli incontra il management dell’azienda: confronto su continuità produttiva, ruolo dei dirigenti e prospettive del settore siderurgico

TARANTO - Una delegazione di Federmanager, guidata dal presidente nazionale Valter Quercioli, ha visitato oggi lo stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia, in un momento cruciale per il futuro del polo siderurgico e per l’intera industria nazionale.

L’incontro, che si è svolto nella Sala Conferenze dello stabilimento, ha visto la partecipazione dei vertici aziendali, del management e di numerosi dirigenti e quadri del sito produttivo. L’appuntamento ha rappresentato un momento di dialogo diretto e di confronto sui temi della continuità operativa, della valorizzazione delle competenze dirigenziali e delle strategie per garantire il rilancio industriale in una fase segnata da incertezze economiche e tensioni commerciali internazionali.

Federmanager, che rappresenta oltre 180.000 iscritti tra i manager dell’industria italiana, ha voluto con la sua presenza riaffermare il sostegno e la vicinanza al gruppo Acciaierie d’Italia, riconoscendone il ruolo determinante nel sistema produttivo nazionale.

Nel suo intervento, Quercioli ha ricordato come la siderurgia continui a essere un settore strategico per la competitività e la sicurezza industriale del Paese, sottolineando l’impegno dell’associazione “a supportare imprese e dirigenti nel fronteggiare le sfide legate alla transizione industriale, alle politiche europee e all’innalzamento dei dazi tra Stati Uniti ed Europa”.

La visita si è conclusa con un confronto aperto tra la delegazione di Federmanager e il top management di Acciaierie d’Italia, durante il quale è stata condivisa la volontà di rafforzare la collaborazione già esistente, anche attraverso una partecipazione più attiva nei processi decisionali strategici che riguardano il futuro del gruppo e, più in generale, il destino del comparto siderurgico italiano.

Un segnale di dialogo e di responsabilità condivisa che, nel clima di incertezza che avvolge il più grande impianto industriale d’Europa, assume il valore di un passo concreto verso la coesione e la difesa della produzione nazionale.

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