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L'Iniziativa

Pasqua e Pasquetta al MArTA

Nei due giorni di festa il Museo aprirà le sue porte al pubblico

“Il Redentore” (XVII sec.) di Andrea Vaccaro

“Il Redentore” (XVII sec.) di Andrea Vaccaro

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«Siamo nella settimana Maggiore tarantina e questo appuntamento con i Riti è l’occasione che riconnette, da sempre, la città alla propria storia, alla propria identità, ma è anche il momento dell’anno che richiama sul territorio turisti e visitatori provenienti da altri territori italiani e esteri. Il MArTA aperto nel giorno di Pasqua e nel tradizionale Lunedì dell’Angelo dedicato alle gite e alle esplorazioni è, dunque, la prosecuzione di questo impegno verso la promozione e valorizzazione degli elementi identitari di una città che ha voglia di riscatto, e a cui come neo direttrice voglio rivolgere il mio più sentito augurio di resurrezione»: con queste parole Stella Falzone, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, annuncia il programma del MArTA nelle due giornate di Pasqua e Pasquetta durante le quali aprirà le sue porte al pubblico dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00) per consentire a visitatori e turisti di poter godere delle collezioni permanenti del MArTA e dell’approfondimento offerto al pubblico sulla prestigiosa Collezione Ricciardi.

Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto

Il programma

Alle 10.30, 11.30, 16.30 e 17.30 di domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile, nel costo del biglietto di ingresso al Museo (euro 10,00) è compresa la partecipazione all’approfondimento, della durata di circa 30 minuti, dedicato alle opere a soggetto religioso della Collezione Ricciardi. La visita rivolta ad un massimo di 20 partecipanti, consentirà l’esplorazione del piano ammezzato del MArTA, in cui sono custodite le opere rivenienti dalla donazione all’allora Regione Museo di Taranto (1908) dei dipinti della Collezione appartenuta a Mons. Giuseppe Ricciardi.

La collezione comprende un’icona bizantina, ascritta tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec, la lastra in zinco recante un’Addolorata piangente, databile al XVI-XVII sec., le produzioni del senese Rutilio Manetti e quelle di Federico Barrocci e Guido Reni e molte opere riconducibili alla scuola napoletana di Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Francesco De Mura. Della scuola napoletana anche il bellissimo “Il Redentore” (XVII sec.) di Andrea Vaccaro.

Per prenotare il percorso dedicato alla Collezione Ricciardi si può chiamare il centralino del Museo allo 099.4532112.

Nelle stesse giornate è possibile prenotare attività di visita guidata a pagamento a cura della società Aditus concessionaria per i servizi aggiuntivi del MArTA. Per l’acquisto dei ticket di ingresso o per l’acquisto di ulteriori visite guidate si può consultare il sito www.museotaranto.cultura.gov.it e accedere all’area “Biglietteria”.

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