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Da musicisti di strada a opera visionaria: i Guappecartò tornano in Puglia

A Giovinazzo l'atteso concerto del duo

I Guappecartò

I Guappecartò

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GIOVINAZZO (BA). I Guappecartò saranno in concerto domenica 23 novembre, alle ore 20.00, al Teatro Odeion di Giovinazzo (via delle Filatrici, 32) per presentare dal vivo “D-Segni”, il loro nuovo concept album disponibile in digitale e in formato fisico in un bundle composto da vinile + libro.

Inoltre, il visionario progetto musicale tornerà nuovamente in Francia con un concerto speciale il 30 gennaio 2026 allo Studio de l'Ermitage a Parigi per poi ripartire con il tour europeo.

Il nuovo concept album “D-Segni” è un lavoro potente e rivoluzionario che nasce da un’eredità artistica: il libro “Segni” dell’attrice e imprenditrice Madeleine Fischer, musa e madre spirituale della band che nel 2004 li accolse quando erano ancora musicisti di strada, offrendo loro ospitalità, ispirazione e linfa vitale per un futuro possibile; un volume che la stessa attrice aveva regalato a Mala (Marco Sica), fondatore dei Guappecartò, un lascito per le nuove avventure musicali che ha visto l’ensemble in giro per tutta l’Europa.

Dopo più di due decenni, i Guappecartò, oggi composti da Mala (Marco Sica) e Braga (Pierluigi D’Amore), celebrano quella scintilla creativa con un disco che è allo stesso tempo omaggio, trasformazione e rinascita.

La cover del disco

“D-Segni” comprende 9 tracce concettuali, intense, costruite come un mosaico sonoro in cui immagini, narrazione e memoria si intrecciano con una musicalità nuova, sperimentale, elettrica, capace di restituire tutta la forza e la fragilità della loro vita artistica: sacrifici, viaggi infiniti, lontananza dagli affetti ma anche emozioni immense e la gioia di condividere la strada con chi ha lo stesso destino.

La produzione artistica di “D-Segni” è degli stessi Guappecartò, Stefano Piro e Seb Martel (collaboratore dell’artista francese Camille) per l’etichetta Ad Est dell’Equatore Musica diretta da Gnut, il visionario duo si spoglia di ogni schema per offrire un’opera dal respiro universale, capace di confermarsi come un nuovo capitolo nella loro carriera; nell’immaginario visivo dell’album, Mala veste di bianco e Braga di nero, due poli opposti che si incontrano per dare vita a un dialogo musicale e simbolico: una partita per raggiungere lo spirito della Dama, la loro madrina artistica. L’album è stato mixato dal due volte vincitore del Grammy Award Laurent Dupuy.

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