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TEATRO

Andrea Tidona torna in teatro: a Taranto è l'Agamennone "umanissimo" di Ritsos

In scena al TaTÀ la versione moderna del mito per il Taras Teatro Festival diretto da Massimo Cimaglia

Agamennone - Andrea Tidona (foto di Manuela Giusto)

Agamennone - Andrea Tidona (foto di Manuela Giusto)

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2025-10-11 19:00:00 2025-10-10 22:00:00 UTC Andrea Tidona torna in teatro: a Taranto è l'Agamennone "umanissimo" di Ritsos Via Grazia Deledda, 74123 Taranto TA, Italia

Il Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee (direzione artistica di Massimo Cimaglia) ospita un appuntamento di grande spessore artistico. Sabato 11 ottobre, alle ore 21, l'auditorium TaTÀ di Taranto (via Grazia Deledda - quartiere Tamburi) accoglie Andrea Tidona – volto popolare del cinema d'autore e delle serie TV, vincitore di un Nastro d’Argento per La meglio gioventù – che tornerà al suo primo amore, il teatro, con un classico rivisitato.
L'attore porta in scena "Agamennone" del poeta greco Ghiannis Ritsos, uno dei giganti della letteratura ellenica del XX secolo. L'allestimento, prodotto da Zerkalo con la regia di Alessandro Machìa, presenta un'interpretazione profonda e contemporanea del mito.

Il re di Micene come uomo fragile
Nella versione di Ritsos, l'Agamennone che torna a casa dopo dieci anni di guerra non è più il potente despota omerico. È invece un uomo vecchio e fragilissimo, conscio della propria imminente fine. Il suo ultimo atto di valore non è una battaglia, ma una confessione lucida alla moglie Clitemnestra, un racconto in cui testimonia le sue poche, reali vittorie su se stesso e la visione della propria vanità e dell'insensatezza umana.
Mentre la tragedia classica di Eschilo lasciava fuori scena il dramma domestico, Ritsos conduce il pubblico all'interno del palazzo per ascoltare la storia di un re trasformato dalla guerra, capace di notare persino le "piccole fatiche di una formica", rivedendovi tragicamente le proprie.

Clitemnestra, Mnemosyne e acqua
Lo spettacolo vede Carolina Vecchia al fianco di Tidona nel ruolo di Clitemnestra, una figura complessa che è allo stesso tempo giovane moglie, Mnemosyne (dea della memoria) che "suona l'acqua" per evocare i ricordi del re, e immagine che si sovrappone a figure tragiche come la figlia Ifigenia e l'amante Cassandra.
La scena, sonorizzata, è uno spazio della memoria, con una tavola di ferro, bicchieri e recipienti pieni d'acqua che creano un habitat sonoro suggestivo.
Il Taras Teatro Festival, sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Taranto, si conferma un punto di incontro tra la classicità e le visioni contemporanee.
I biglietti (10 euro, 5 euro per studenti) sono acquistabili su vivaticket.com o direttamente al TaTÀ.

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