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Tradizione e Innovazione

Fiera del Levante, ritorno alle origini tra economia, folklore e diplomazia

Dal 13 al 21 settembre la Campionaria internazionale di Bari giunge all’88ª edizione: un evento che vuole riaccendere il dialogo con il Mediterraneo e il mondo, tra memoria del passato e nuove sfide globali

Speciale Fiera del Levante

Quest’anno il tema scelto dagli organizzatori è “Soffia a Levante. La pace costruisce ponti, il commercio li attraversa” (credit Nicola Amato)

Ogni settembre Bari torna a essere crocevia di popoli, merci e idee. La Fiera del Levante, che quest’anno celebra la sua 88ª edizione dal 13 al 21 settembre, non è soltanto un appuntamento espositivo. È un rito collettivo, un frammento di memoria italiana che porta con sé l’eco di stagioni in cui la Campionaria non rappresentava solo un’occasione commerciale, ma incarnava la vera e propria ripartenza economica, culturale e sociale del Paese.

Chi ha vissuto gli anni d’oro della Fiera ricorda bene l’attesa per l’apertura dei cancelli, i padiglioni gremiti, le famiglie che approfittavano dei prezzi ribassati appositamente per l’evento per concludere buoni affari e, allo stesso tempo, l’emozione di scoprire le novità tecnologiche e culturali che arrivavano da tutto il mondo. La Fiera non era soltanto vetrina di prodotti, ma una piattaforma di scambio: un luogo in cui l’Italia si confrontava con l’estero e l’estero scopriva l’Italia, tra esposizioni industriali e spettacoli folkloristici, tra degustazioni gastronomiche e dibattiti internazionali.

Quest’anno il tema scelto dagli organizzatori è “Soffia a Levante. La pace costruisce ponti, il commercio li attraversa”. Un motto che richiama la tradizione diplomatica della Fiera, da sempre luogo di dialogo tra sponde diverse del Mediterraneo, e che oggi si ripropone in un mondo attraversato da conflitti e tensioni geopolitiche. Bari torna così a candidarsi a capitale di un commercio che non è solo scambio economico, ma costruzione di relazioni e culture condivise.

L’organizzazione e i numeri

Il quartiere fieristico aprirà i battenti sabato 13 settembre dalle 12.00 alle 20.30. Nei giorni successivi, dal 14 al 21 settembre, l’orario sarà dalle 10.30 alle 20.30, con un’estensione fino a mezzanotte per gli eventi speciali ospitati nell’Area 47 ovest.

La politica dei prezzi punta a valorizzare la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. Il biglietto online costerà 2,50 euro acquistabile sul portale ufficiale, mentre chi sceglierà le biglietterie fisiche pagherà 5 euro. Una scelta che intende spingere i visitatori verso l’uso delle piattaforme digitali, riducendo code e consumo di carta.

Gli accessi saranno consentiti dai varchi Orientale, Edilizia, Agricoltura e Verdi. Per chi arriva in auto, restano disponibili l’Autosilo del Levante in viale Vittorio Emanuele Orlando e le zone di sosta Amtab nelle vicinanze. Durante i giorni della manifestazione, il servizio parcheggio sarà attivo dalle 8.30 alle 22.00 nei weekend e dalle 8.30 alle 21.00 nei giorni feriali, con una tariffa unica giornaliera di 5 euro. A chi lascerà l’auto nelle aree “Pane e Pomodoro” e “Vittorio Veneto” sarà garantito un servizio navetta diretto verso i cancelli della Fiera.

I settori in esposizione

L’edizione 2025 ripropone i grandi classici che hanno reso celebre la manifestazione. Spazio quindi all’arredamento, all’edilizia abitativa, agli arredi per esterni e al mondo dello shopping e dei casalinghi, settori che storicamente attirano famiglie e visitatori alla ricerca di novità e offerte.

Non mancherà la Galleria delle Nazioni, cuore pulsante dell’internazionalizzazione della Campionaria. Qui i Paesi partecipanti mettono in mostra i propri prodotti, ma anche la propria identità culturale, portando a Bari non solo merci ma tradizioni, sapori, arti e artigianato. Un aspetto che da sempre rende la Fiera una finestra sul mondo e che ha contribuito a costruire il suo mito.

Altri settori consolidati sono quello del benessere e relax, lo spazio dedicato alle forze dell’ordine, il comparto automotive e l’area gastronomica “Levante in Gusto”, con degustazioni e tipicità locali. Una formula che mescola tradizione e innovazione, commerciale e culturale, dando continuità a un modello che resiste da quasi un secolo.

Memorie di un mito

La Fiera del Levante nacque nel 1929 come finestra italiana sul Mediterraneo. Nei decenni successivi, in particolare negli anni del dopoguerra e del boom economico, divenne simbolo della ripartenza del Paese. Le aziende nazionali e internazionali sceglievano Bari per presentare le loro novità, dai grandi elettrodomestici alle automobili, dalle tecnologie industriali alle innovazioni edilizie.

Ma la Campionaria era anche un’esperienza popolare: per le famiglie pugliesi e meridionali, la tappa in Fiera era un rito annuale. C’era chi approfittava delle offerte per acquistare un frigorifero o un televisore, chi si concedeva un assaggio delle cucine internazionali nei padiglioni stranieri, chi si lasciava stupire dagli spettacoli folkloristici portati dalle delegazioni ospiti.

Era, in altre parole, un laboratorio di modernità e tradizione. L’Italia che guardava al futuro senza dimenticare le radici, la Puglia che si apriva al mondo diventando punto di incontro e di scambio.

Oggi, tra nuove sfide e antichi riti

Oggi la Fiera non ha più il monopolio dell’innovazione tecnologica come accadeva negli anni Sessanta o Settanta.

La globalizzazione e il web hanno spostato altrove la vetrina delle novità. Eppure la Campionaria conserva un fascino unico. Non è più soltanto il luogo dove scoprire nuovi prodotti, ma resta un simbolo identitario per Bari e per l’intero Mezzogiorno.

Il tema della pace e dei ponti commerciali che caratterizza questa edizione sottolinea la volontà di riscoprire la vocazione internazionale della Fiera. Non si tratta solo di ospitare espositori stranieri, ma di riaffermare un ruolo geopolitico della Puglia come cerniera tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente.

E accanto a questo resiste il lato popolare: la curiosità di visitare i padiglioni, l’entusiasmo di provare specialità culinarie, l’attrattiva di scovare un buon affare. Un mosaico che unisce economia, folklore e cultura, fedele allo spirito originario della manifestazione.

Conclusioni

L’88ª Campionaria Internazionale della Fiera del Levante si presenta quindi come un evento che guarda al futuro senza dimenticare il passato. Bari si prepara a riaprire le porte di un luogo che, per generazioni, è stato sinonimo di modernità e apertura al mondo.

Nel tempo della digitalizzazione e della globalizzazione, la Fiera cerca una nuova identità, puntando sull’integrazione tra scambi economici e dialogo culturale. È questa la sua sfida più grande: restare fedele al mito che l’ha resa famosa e, allo stesso tempo, trovare la sua collocazione nel presente.

Perché, come recita il tema di quest’anno, la pace costruisce ponti. Ma è il commercio - e la cultura che lo accompagna - a renderli percorribili.

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ORARI DI APERTURA

- Sabato 13 settembre: dalle 12.00 alle 20.30

- Dal 14 al 21 settembre: dalle 10.30 alle 20.30

- Eventi speciali area 47 ovest: chiusura alle 24.00

BIGLIETTI

- Online: 2,50 euro su www.fieradellevante.it

- In biglietteria: 5 euro

Scelta digitale consigliata per ridurre code e consumi di carta

INGRESSI

Accessi consentiti dai varchi Orientale, Edilizia, Agricoltura e Verdi

PARCHEGGI E NAVETTE

- Autosilo del Levante (Viale Vittorio Emanuele Orlando, 5)

- Zone Amtab a sosta regolamentata nelle vicinanze della Fiera

- Tariffe sosta: 5 euro al giorno

Sabato e domenica: 8.30 - 22.00 - Lunedì-venerdì: 8.30 - 21.00

- Aree “Pane e Pomodoro” e “Vittorio Veneto” collegate con navette dirette verso la Fiera

I SETTORI IN ESPOSIZIONE

- Arredamento

- Edilizia abitativa

- Shopping e casalinghi

- Galleria delle Nazioni

- Benessere e relax

- Arredo per esterni

- Forze dell’ordine

- Levante in Gusto

- Automotive

Scopri tutto sulla storia, l’economia e la cultura del Mediterraneo con la Nuova Fiera del Levante! Clicca qui per visitare la sezione speciale e restare aggiornato su eventi, approfondimenti, e curiosità legate alla tradizione pugliese con l'88ª Campionaria Internazionale.

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