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Chiusura del Parco di Lulù, botta e risposta tra Pli e Comune

Il partito: «Inaccettabile inadempienza». La replica: «Ultimato l'iter per l'affidamento della gestione»

Quartiere Tamburi, via Verdi. Cancelli chiusi al Parco di Lulù

Quartiere Tamburi, via Verdi. Cancelli chiusi al Parco di Lulù

«Un’inaccettabile inadempienza del Comune, pretendiamo risposte immediatamente».

Il Partito Liberale denuncia con fermezza la chiusura del Parco di Lulù, avvenuta «a causa della colpevole negligenza del Comune che non ha provveduto a firmare una nuova convenzione dopo la scadenza della precedente il 30 giugno. Questa vergognosa mancanza ha lasciato il parco abbandonato e i bambini che ieri si sono recati al parco lo hanno trovato inspiegabilmente chiuso, senza un luogo sicuro dove giocare - spiega Mirko Maiorino, segretario cittadino del Partito Liberale Italiano - È scandaloso che un progetto nato grazie al prezioso contributo di Niccolò Fabi e della famiglia Pizzarotti, con il supporto attivo della collettività e il coinvolgimento della dott.ssa Moschetti attraverso il progetto internazionale "Nati per leggere", venga messo a rischio dall’incapacità amministrativa del Comune».

«A un anno e mezzo dalla sua inaugurazione, non sono stati nemmeno piantati tutti gli alberi previsti, a causa della mancata fornitura d’acqua per l’irrigazione. Questa è l'ennesima promessa non mantenuta dall'amministrazione comunale, che già durante l'assessorato di Francesca Viggiano (Pd) si era impegnata a risolvere questo problema, ma non ha fatto nulla. Se la mancata firma della convenzione è motivata da ragioni economiche, ci troviamo di fronte a una situazione assurda e inaccettabile. Mentre vengono distribuiti fondi pubblici ad associazioni per organizzare eventi privati a pagamento, il Comune abbandona un bene collettivo di inestimabile valore come il Parco di Lulù. Questo non è altro che l'ennesimo frutto della gestione miope e irresponsabile delle risorse pubbliche da parte dell'amministrazione Melucci».

 

«Il Partito Liberale pretende che l’assessore Murgia e la Direzione Patrimonio intervengano immediatamente per risolvere questa situazione vergognosa. Se entro breve tempo non verranno adottate misure concrete per riaprire il parco e completare gli interventi promessi, non esiteremo a organizzare azioni di protesta per difendere il diritto dei cittadini, ma soprattutto dei bambini, a godere di questo spazio pubblico». 

«E, invece di accusarci di strumentalizzare bambini, animali, anziani o altre categorie per fini politici, sarebbe ora che l’amministrazione si concentri sul lavoro per cui è pagata - conclude Maiorino - Non permetteremo che l'incompetenza amministrativa distrugga ciò che è stato costruito con l'impegno e la passione di tanti cittadini. Il Parco di Lulù deve riaprire subito e tornare ad essere il luogo di aggregazione che tutti ci meritiamo».

Pronta la replica del Comune che annuncia: «ultimato l'iter per l'affidamento della gestione».

«Mettere a disposizione aree e spazi di aggregazione idonei per garantire ai più piccoli il diritto al gioco e favorire una loro crescita più armoniosa è una delle attività che l’Amministrazione Melucci ha inserito nel suo programma di rigenerazione sociale. Numerose sono state le iniziative intraprese in questi anni proprio allo scopo di trasmettere una narrazione innovativa della città grazie anche all’avvio di processi culturali non solo virtuosi, ma anche capaci di favorire il rafforzamento del concetto di “welfare di comunità” nel solco del piano “Ecosistema Taranto”. Un solco - si legge in una nota di Palazzo di Città - in cui va ad integrarsi alla perfezione il “Parco di Lulù”, la struttura di via Verdi, al quartiere “Tamburi”, che, dedicata alla figlia del cantautore Niccolò Fabi prematuramente scomparsa, è diventata in poco tempo un punto di ritrovo, soprattutto per i bambini e i ragazzi del popoloso quartiere cittadino».

«Realizzata anche grazie ai “fondi ex Ilva” (con cui sono stati messi a disposizione della città di Taranto 20 milioni e mezzo di euro che hanno consentito di programmare 12 progetti), questa area giochi tornerà fruibile al più presto essendo stato concluso dalla Direzione Patrimonio del Comune l’iter per l’affidamento della gestione e valorizzazione di quello che diventerà un vero e proprio “hub culturale”. Infatti, il “Parco di Lulù” non sarà solo un luogo in cui i bambini potranno divertirsi utilizzando i giochi presenti, ma ospiterà anche una biblioteca che avrà come finalità quella di promuovere la cultura fra i più piccoli. Un’operazione che rappresenta l’ennesima prova dell’impegno profuso dall’Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci nell’ambito di iniziative a sfondo sociale. Ad occuparsi della gestione del Parco sarà un ente del Terzo Settore che nei prossimi giorni procederà alla firma della convenzione».

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