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Il processo

Capristo, la difesa: solo suggestioni

A Potenza il procedimento che vede sul banco degli imputati l'ex Procuratore della Repubblica

Carlo Maria Capristo

Carlo Maria Capristo

È stata l'udienza delle arringhe difensive quella tenutasi mercoledì 22 novembre in Tribunale a Potenza nel processo contro l'ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo.  Dopo la requisitoria della pubblica accusa, terminata con la richiesta di condanna a 6 anni per Capristo e 4 anni per i fratelli Cosimo, Gaetano e Giuseppe Mancazzo, imprenditori di Bitonto, la parola è  passata alla difesa.
L'avvocata Angela Pignatari, che difende il magistrato in pensione, ha sostenuto l'inesistenza di qualsiasi comportamento induttivo e illecito da parte del suo assistito. Ha confutato i capi di imputazione definendoli, in sintesi, un fiume di parole che non trovano riscontro nel dibattimento. Una ricostruzione, ha sottolineato il difensore,  basata su suggestioni sulla passione musicale di Capristo per i Pooh e su un supposto debito di riconoscenza dell'ex procuratore nei confronti dei Mancazzo che gli avevano presentato uno dei componenti della band, Dody Battaglia, dopo un concerto in Puglia nel 2011. I rapporti col pm Silvia Curione, ha detto il difensore, erano “di stima e di affetto” e con suo marito Lanfranco Marazia, pm a Taranto all'epoca dei fatti, erano sereni. L'avvocata Pignatari ha concluso chiedendo l'assoluzione di Capristo “perché il fatto non sussiste” .
Il pm Gloria Piccininni ha chiesto la condanna per Capristo ma anche la derubricazione dell’imputazione iniziale di tentata concussione in quella meno pesante di induzione indebita.
Il processo riguarda presunte pressioni che Capristo, secondo l'accusa, avrebbe esercitato attraverso l'ex poliziotto Scivittaro nei confronti della pm della Procura di Trani Curione titolare di un’inchiesta, poi archiviata, nella quale i Mancazzo erano vittime di usura.
Prima del legale di Capristo hanno discusso gli avvocati dei fratelli Mancazzo. Anche loro hanno concluso con la richieste di assoluzione. Nella prossima udienza a dicembre sono previste le repliche dell'accusa e probabilmente la sentenza. 

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