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Emergenza rifiuti

«Ripulire la città con l’aiuto dell’Esercito»

L’ordine del giorno di Liviano. La proposta di Italia Viva sull'Amiu: «Aprire ai privati»

Un operatore di Kyma Ambiente - Amiu

Un operatore di Kyma Ambiente - Amiu

«Adoperarsi in tutti i modi ai fini di consentire la pulizia della città, anche, se necessario, con l’intervento dell’Esercito mediante adeguata interlocuzione con il prefetto di Taranto».

É l’obiettivo dell’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Gianni Liviano sull’emergenza rifiuti.

«La città di Taranto vive una situazione di assoluta mancanza di igiene motivata dalla carenza di interventi da parte della società Amiu (Kyma Ambiente). Tale carenza di igiene - si legge nell’odg - si manifesta con evidente situazione di accumulo di rifiuti in quasi tutto il territorio cittadino».

Gianni Liviano, consigliere comunale

«Oltre a procurare seri disagi nella cittadinanza e evidente imbarazzo verso i turisti che “a milioni” (vedasi recente dichiarazione del sig. sindaco Melucci) occupano le nostre strade, l’assoluta mancanza di igiene rischia di essere la causa di problemi sanitari. Va considerato che l’Amiu verte in una situazione di profonda crisi economico finanziaria alla quale l’amministrazione comunale tarda a porre rimedio. Per queste ragioni - si conclude l'ordine del giorno - il Consiglio comunale impegna il sindaco ad adoperarsi in tutti i modi ai fini di consentire la pulizia della città anche, se necessario, con l’intervento dell’esercito mediante adeguata interlocuzione con il prefetto di Taranto».

Intanto, i consiglieri comunali di Italia Viva, Massimiliano Stellato, Michele Patano e Carmen Casula propongono di «aprire l’Amiu ai privati».

«La situazione economico-finanziaria dell’Amiu é nota da tempo. Ed i numeri venuti fuori dal bilancio hanno fatto definitiva chiarezza. Per uscire dal guado, ed imprimere una svolta, bisogna pensare ad una ‘soluzione di mercato’ per la municipalizzata - dichiarano Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale di Italia viva, la capogruppo Carmen Casula e il consigliere Michele Patano - Lo disse allora Cottarelli, con un suo studio, quando era Commissario del Governo alla spending review: molte aziende municipalizzate di comuni italiani vivono grandi difficoltà».

Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale (Italia Viva)

«Proprio come la Kyma Ambiente di Taranto. E non possiamo più permettercelo. Sia perchè la città è innegabilmente sporca, sia perchè il servizio di raccolta rifiuti lo pagano i cittadini con la Tari che, in questa situazione, potrebbe aumentare ancora, e non di poco. E l’amministrazione comunale - proseguono i renziani - farebbe bene a spiegarlo ai tarantini perchè, anche con l’approvazione del nuovo contratto di servizio e con l’ormai inevitabile aumento della specifica tassazione, la città tornerà nuovamente pulita non prima dell’inizio del nuovo anno. Questa è allora la volta buona per cambiare le cose. Ma per cambiare le cose, non si può lasciare tutto così com’è. Finché sarà solo il pubblico a “fare impresa”, una buona gestione aziendale ed un servizio efficiente per la cittadinanza saranno impraticabili o difficilmente realizzabili - evidenziano Stellato, Patano e Casula - E il risultato è sotto gli occhi di tutti: dispersione di risorse e cittadini esasperati da tasse e degrado. Adesso, le solite anime belle obietteranno che certi servizi devono restare pubblici, lo immaginiamo. Se però continuiamo a seguire queste chimere, qui tra un po’ non resterà più nulla né di queste aziende pubbliche, né degli enti locali che le controllano. La migliore garanzia per assicurare i servizi, facendoli diventare persino più efficienti, è l’affidamento ai privati con una gestione industriale. Ovviamente, lasciando al Comune, ente pubblico, la maggioranza delle quote societarie e dei componenti del consiglio di amministrazione».

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