TARANTO - Un gruppo di residenti del quartiere Tamburi, iscritti al Movimento 5 Stelle, ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica chiedendo l’annullamento del Decreto n. 436/2025 con cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha rinnovato l’Autorizzazione Integrata Ambientale allo stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia.
Il ricorso è stato depositato presso il Ministero ed è stato predisposto dagli avvocati Fabrizio Serrano e Federica Serio, su iniziativa di Mariano Domenico e Mariella Cilo, con il sostegno del Gruppo Territoriale M5S Taranto. Al centro dell’impugnazione vi sono una serie di presunte violazioni ambientali e sanitarie, tra cui lacune nella Valutazione di Impatto Sanitario, criticità nella valutazione del rischio, inosservanze del diritto europeo e internazionale e carenze nelle garanzie finanziarie previste per l’autorizzazione.
Proprio sul fronte delle garanzie economiche, il ricorso richiama la recente sentenza del Consiglio di Stato n. 4442/2025, che vincola l’AIA alla presenza di coperture adeguate. I ricorrenti evidenziano che molte garanzie risultano scadute, non accettate dalla Provincia oppure ritenute inadeguate, come già denunciato in una interrogazione parlamentare del senatore Mario Turco, ancora senza risposta.
La procedura, avviata ai sensi dell’articolo 8 del D.P.R. 1199/1971, è ora nella fase istruttoria preliminare presso il MASE e successivamente sarà trasmessa al Consiglio di Stato per il parere obbligatorio.
In una nota, il M5S Taranto ha dichiarato che l’obiettivo dell’azione è tutelare la salute dei residenti dei Tamburi, che “vivono ogni giorno l’emergenza ambientale e sanitaria dell’ex Ilva”, e pretendere che l’AIA rispetti pienamente le norme poste a protezione della collettività.
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