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Taranto

Ex Ilva, Bitetti si schiera con i lavoratori: “Ho chiesto a Giorgia Meloni di venire a Taranto”. Il video

Il sindaco resta davanti ai cancelli dello stabilimento occupato. Chiede chiarezza al governo, difende la linea della decarbonizzazione e accusa l’esecutivo di voler scaricare responsabilità sul territorio

Ex Ilva, Bitetti si schiera con i lavoratori: “Ho chiesto a Giorgia Meloni di venire a Taranto”. Il video

Le dichiarazioni del sindaco di Taranto Piero Bitetti davanti ai cancelli dell’ex Ilva

TARANTO - Il sindaco Piero Bitetti ha raggiunto i lavoratori di Acciaierie d’Italia davanti ai cancelli dell’ex Ilva, dove da ore prosegue l’occupazione degli impianti. Un presidio che, nelle intenzioni del primo cittadino, non si scioglierà facilmente. «Taranto è una città resiliente», ha affermato, spiegando di voler restare al fianco degli operai «fino a quando sarà necessario».

Bitetti ha ricordato l’intesa firmata lo scorso 18 giugno tra amministrazione e sindacati, un documento che – a suo dire – aveva individuato per tempo le criticità dell’attuale strategia del governo. «Temiamo che si sia giocato un bluff politico per spostare responsabilità altrove», ha osservato, sottolineando come le competenze sul destino del polo siderurgico siano chiare e non possano essere scaricate sugli enti locali.

Di fronte alla gravità del momento, il sindaco ha scritto direttamente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invitandola a recarsi a Taranto o, in alternativa, dichiarandosi pronto a raggiungerla a Roma «in qualunque momento». Una richiesta dettata dalla necessità di ottenere «chiarezza, certezze e verità» sulla prospettiva industriale del sito.

Bitetti ha richiamato le responsabilità dell’esecutivo, ricordando gli investimenti annunciati per una transizione verso una produzione decarbonizzata e l’interesse strategico dell’acciaio di Stato. «Abbiamo sempre chiesto un percorso serio e progressivo, nel rispetto di salute, ambiente e lavoro», ha rimarcato, parlando di narrazioni che «offendono l’intelligenza» della città e dei lavoratori.

Il sindaco ha anche ribadito la vulnerabilità degli operai esposti «due volte», sia alle condizioni ambientali sia alle incertezze sul futuro occupazionale. «Non accetteremo una macelleria sociale», ha dichiarato, denunciando la possibilità che il governo stia preparando un ridimensionamento senza tutele.

Bitetti ha inoltre ricordato di aver sollecitato la convocazione del tavolo al Mimit con la presenza dei sindacati, definiti «attori fondamentali» esclusi ingiustamente dalla prima riunione. «Non faremo un passo indietro – ha concluso – perché non intendiamo essere trascinati in un tunnel economico e sociale che Taranto non merita».

Il primo cittadino resterà al presidio, insieme ai lavoratori e alle loro rappresentanze, «per tutto il tempo necessario».

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