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Taranto

Centro rifiuti accanto allo stadio di atletica e al Pala Ricciardi: “Errore urbanistico e culturale”

Il Consigliere comunale Mirko Di Bello vota contro alla realizzazione del nuovo impianto in via Golfo di Taranto: “Lo sport è salute, non può convivere con i rifiuti”

Centro rifiuti accanto allo stadio di Atletica leggera a Taranto

Centro rifiuti accanto allo stadio di Atletica leggera a Taranto

TARANTO - È stato l’unico voto contrario, quello del consigliere comunale Mirko Di Bello (Italia Oltre), alla delibera per l’istituzione del nuovo Centro comunale di raccolta rifiuti in via Golfo di Taranto, a circa 100 metri dallo stadio di atletica leggera “Giuseppe Valente”, l’ex Campo Scuola, e dal PalaRicciardi, strutture destinate a essere protagoniste dei Giochi del Mediterraneo.

Di Bello ha motivato la sua posizione definendo “inaccettabile” la scelta di collocare un impianto di smaltimento accanto a luoghi dedicati alla pratica sportiva e alla salute. “Chi ogni giorno si allena e vive lo sport – ha dichiarato – merita un contesto pulito e sano. Un centro rifiuti in quell’area rappresenta un errore urbanistico, ambientale e culturale”.

Il consigliere ha ricordato che in passato nella stessa zona esisteva una piccola isola ecologica, ma con caratteristiche e dimensioni molto diverse rispetto al progetto attuale. “Allora non esistevano i progetti sportivi oggi in corso, né si parlava dei Giochi del Mediterraneo. Quella era una logica urbanistica superata, che invece oggi si sceglie di riproporre”, ha osservato Di Bello.

Nella sua dichiarazione, il rappresentante di Italia Oltre ha inoltre richiamato il progetto del trasporto pneumatico dei rifiuti, già finanziato con 8 milioni di euro di fondi regionali e mai entrato realmente in funzione. “Si continua a puntare su un sistema fermo da anni – ha aggiunto – di cui non si conosce la reale efficacia. Una tecnologia fragile, soggetta a frequenti guasti se il conferimento non è corretto”.

Il voto contrario, ha concluso Di Bello, è stato “un atto di coerenza e di rispetto verso la città e i cittadini”. Secondo il consigliere, Taranto non può ambire a crescere “attraverso sport, cultura e salute” e al tempo stesso accettare la presenza di un centro rifiuti “a pochi passi da uno dei suoi impianti sportivi più rappresentativi”.

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