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Andria
27 Ottobre 2025 - 12:03
Il capannone dal quale è precipitato l'operaio andriese
ANDRIA - È stata eseguita l’autopsia sul corpo dell’operaio di 65 anni deceduto dopo una settimana di coma all’ospedale “Bonomo” di Andria, dove era stato ricoverato in seguito a una caduta da un’impalcatura. L’incidente si era verificato alcuni giorni fa all’interno di un capannone in via Canosa, nella zona industriale della città.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio mentre lavorava in quota, mettendo un piede in fallo e precipitando nel vuoto. Le ferite riportate nella caduta si erano rivelate gravissime fin dai primi soccorsi, e l’operaio era stato trasferito d’urgenza in ospedale, dove le sue condizioni erano apparse subito critiche.
La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo l’esame autoptico per chiarire le cause della morte e verificare se la caduta sia stata provocata da un malore improvviso o da eventuali mancanze nelle misure di sicurezza.
Come atto dovuto, tre persone risultano indagate, una prassi necessaria per consentire la piena partecipazione delle parti alle operazioni peritali. Le indagini, coordinate dalla magistratura tranese, sono affidate alla Polizia di Stato, che sta acquisendo testimonianze e documentazione relativa al cantiere.
Gli inquirenti intendono accertare ogni dettaglio della dinamica, dai dispositivi di protezione individuale in uso alle condizioni della struttura su cui l’operaio stava operando. Solo l’esito dell’autopsia, attesa nei prossimi giorni, potrà fornire elementi utili per stabilire se la caduta sia stata causata da un improvviso malessere o da carenze nella sicurezza sul lavoro.
La tragedia ha suscitato profonda commozione nella comunità andriese, ancora una volta colpita da un episodio che riaccende l’attenzione sul tema della prevenzione e del rispetto delle norme nei cantieri.
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