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Taranto

Asili comunali, lo Slai Cobas contro il nuovo appalto: “Più lavoro con meno tutele”

Il sindacato denuncia il peggioramento delle condizioni per le lavoratrici ausiliarie: orario ridotto, precarietà aumentata e cancellazione del riconoscimento dell’ausiliariato. Chiesto il ritiro immediato del capitolato e una convocazione urgente del Comune

Un asilo nido

Un asilo nido - archivio

TARANTO - Cresce la tensione tra le lavoratrici ausiliarie degli asili comunali e l’amministrazione cittadina dopo la pubblicazione del nuovo Capitolato speciale d’appalto per i servizi di pulizia e ausiliariato, che secondo lo Slai Cobas per il Sindacato di Classe peggiorerebbe in modo significativo le condizioni contrattuali del personale.

Il sindacato, in una nota firmata da Margherita Calderazzi e dalle rappresentanti Rsa Vincenza Cavaliere e Aurora Fon, parla di “un documento inaccettabile” che – invece di migliorare una situazione già difficile – introduce nuove forme di precarietà e riduzioni d’orario.

Tra i punti più contestati, lo Slai Cobas evidenzia la durata ridotta dell’appalto, che passa dai 3 anni precedenti a soli 8 mesi, con decorrenza dal 27 ottobre 2025 (una data che, secondo il sindacato, slitterà probabilmente a gennaio 2026) fino al 30 giugno 2026. “In questo modo – spiegano le rappresentanti – si accresce l’incertezza occupazionale e si riduce la stabilità lavorativa delle addette”.

Altro elemento di scontro è la mancata menzione della qualifica di ausiliariato, che negli anni scorsi era stata riconosciuta grazie a ricorsi e battaglie legali. “Questo passo indietro – denuncia il sindacato – serve a eludere il diritto al 3° livello retributivo, dopo oltre 30 anni di permanenza nel 2° livello, e a declassare di fatto il valore delle mansioni svolte”.

Lo Slai Cobas contesta inoltre la riduzione del monte ore settimanale da 24 a 21 ore, a fronte di carichi di lavoro che restano invariati nonostante la diminuzione del personale, passato da 68 a meno di 65 unità.

Un altro nodo critico riguarda le pulizie straordinarie di inizio e fine anno scolastico, non più conteggiate nel nuovo testo, così come i giorni legati alle festività natalizie e pasquali. “Non si parla più di pulizie di fondo, fondamentali per la tutela dei bambini, ma di interventi ‘immediatamente prima di ciascun anno scolastico’: una formula vaga e riduttiva”, afferma il comunicato.

Il sindacato denuncia anche la scomparsa del lavoro estivo, cancellando il mese aggiuntivo conquistato dalle lavoratrici negli anni 2022, 2023 e 2024. Nel nuovo capitolato, inoltre, le pulizie in verticale, considerate più pesanti e complesse, vengono elencate in modo dettagliato ma senza un adeguato riconoscimento economico, continuando a basare la valutazione del lavoro solo sul metraggio orizzontale.

“Nonostante le nostre richieste – prosegue la nota – il Comune non ha mai convocato le organizzazioni sindacali per un confronto, né informativo né partecipativo. Abbiamo avuto conoscenza del nuovo testo solo a capitolato già approvato”.

Lo Slai Cobas chiede quindi il ritiro immediato del provvedimento e una convocazione urgente delle sigle sindacali, avvertendo che in caso contrario l’atto sarà impugnato.

Le richieste avanzate dal sindacato riguardano: l’aumento dell’orario di lavoro fino a 30 ore settimanali, utilizzando le ore di sostituzione e quelle lasciate libere da pensionamenti o assenze prolungate; la fine delle sospensioni estive e festive con attività lavorativa garantita tutto l’anno; e il riconoscimento del 3° livello retributivo insieme al mantenimento della qualifica di “ausiliariato”, distinguendo chiaramente tra ore di pulizia e ore di supporto educativo.

Questo capitolato rappresenta un passo indietro per i diritti delle lavoratrici – conclude la nota – e non tiene conto del ruolo fondamentale che il personale ausiliario svolge ogni giorno negli asili comunali di Taranto, garantendo igiene, sicurezza e assistenza ai bambini”.

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