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Minervino Murge

Minox, spiragli per il futuro dello stabilimento e dei 35 operai

Acciai Vender subentra nella gestione, ma il rilancio definitivo dipenderà dalla decisione del Tribunale di Lamezia Terme attesa il 12 novembre

La vertenza Minox a Minervino Murge

La vertenza Minox a Minervino Murge

MINERVINO MURGE - Una vertenza che ha tenuto con il fiato sospeso 35 operai e un’intera comunità sembra avviarsi verso una possibile soluzione. Dopo la sentenza del Tribunale di Lamezia Terme, che aveva decretato la dismissione della filiale Minox calabrese, la società Acciai Vender è subentrata nella gestione dello stabilimento di Minervino Murge, garantendo la continuità produttiva e il mantenimento dei posti di lavoro.

All’incontro con i vertici aziendali hanno preso parte l’assessora regionale alle Crisi industriali Serena Triggiani e il presidente della task force occupazione Leo Caroli. Triggiani ha espresso soddisfazione per la determinazione dell’amministratore Ciacci a salvaguardare la stabilità aziendale, pur precisando che la vera svolta si avrà solo il 12 novembre, quando il giudice fallimentare di Lamezia si pronuncerà sul reclamo presentato da Acciai Vender per l’assegnazione definitiva del ramo d’azienda in affitto. In attesa di quella data, la Regione ha già predisposto l’avvio di un tavolo di monitoraggio per la seconda metà del mese.

L’assessora ha inoltre ringraziato il curatore fallimentare, avvocato Bevilacqua, per la disponibilità e la gestione puntuale di una procedura così complessa, che ha permesso di mantenere attiva la produzione e rassicurare i lavoratori.

Anche l’assessora ai Trasporti e Mobilità sostenibile Debora Ciliento, che da tempo segue il dossier Minox, ha rimarcato l’importanza della continuità garantita dall’azienda subentrante. «Questa realtà industriale non poteva essere lasciata sola», ha detto, lodando la sinergia istituzionale che ha consentito di affrontare l’emergenza.

Dal canto suo, il presidente del Sepac Leo Caroli ha sottolineato come l’obiettivo resti quello di dare stabilità definitiva a una società che presentava bilanci in attivo prima della crisi. «Il nostro auspicio è che Minox possa ripartire con serenità dopo il 12 novembre, anche grazie all’impegno dei lavoratori e dei sindacati, capaci di condurre una battaglia che ha coinvolto l’intera comunità», ha spiegato. Caroli ha però ribadito che la questione non potrà dirsi conclusa fino a quando non saranno garantiti i salari arretrati relativi al periodo di sospensione, in mancanza di ammortizzatori sociali che avrebbero potuto alleviare le difficoltà delle famiglie.

La partita per il futuro della Minox resta dunque aperta, ma la presenza di un nuovo soggetto industriale e l’impegno delle istituzioni fanno intravedere una via d’uscita per una vicenda che rischiava di trasformarsi in una ferita profonda per Minervino Murge e per la provincia Bat.

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