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Taranto

PeaceLink sollecita il Sindaco: “Pubblicare i dati su salute, numero di ammalati di tumore e Aia-Ilva”

Il presidente Alessandro Marescotti chiede trasparenza sulla documentazione ambientale e sanitaria e un aggiornamento degli studi sulla mortalità e sugli effetti dell’inquinamento nei quartieri della città

Una veduta dell'ex Ilva

Una veduta dell'ex Ilva

TARANTO - Una richiesta formale di maggiore trasparenza e accesso alle informazioni è stata inviata al Sindaco di Taranto dal presidente di PeaceLink, Alessandro Marescotti, che sollecita la pubblicazione integrale della documentazione relativa all’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’Ilva. Secondo l’associazione, molte carte non sarebbero state ancora rese disponibili, in contrasto con quanto stabilito dalla Convenzione di Aarhus, che garantisce ai cittadini il diritto di conoscere e consultare tutti gli atti legati a procedure ambientali.

Tra le istanze principali vi è la pubblicazione immediata delle prescrizioni sanitarie trasmesse dal Sindaco al Ministero dell’Ambiente dopo l’ultima Conferenza dei Servizi, insieme a tutto il carteggio relativo alla Valutazione di Impatto Sanitario, in cui l’Istituto Superiore di Sanità ha espresso i propri pareri. PeaceLink chiede inoltre che siano resi pubblici anche i documenti collegati ad accordi di programma e intese sul futuro dello stabilimento, in particolare sul tema della decarbonizzazione.

Non meno rilevante la parte che riguarda la salute dei cittadini. Marescotti chiede al Comune di aggiornare i dati dell’Osservatorio Mortalità avviato in passato quartiere per quartiere, e di rendere noti indicatori specifici: la speranza di vita alla nascita, la percentuale di bambini nati con malformazioni, il numero di studenti con sostegno a scuola e le spese sanitarie in eccesso connesse all’inquinamento.

Il presidente di PeaceLink sollecita anche che vengano quantificati gli anni di vita persi con le metodologie europee dell’EEA e che sia elaborata una relazione dettagliata sullo stato di salute dei bambini e degli anziani di Taranto, considerate le fasce più vulnerabili agli impatti ambientali.

Un capitolo specifico riguarda i lavoratori. Nella lettera si chiede al Sindaco di utilizzare le prerogative sanitarie per avviare un’analisi dello stato di salute dei dipendenti Ilva, con riferimento particolare al Registro degli esposti alle sostanze cancerogene. In questo ambito, PeaceLink domanda di conoscere il numero di lavoratori ammalatisi di tumore negli ultimi 20 anni, distinguendo tra coloro che sono deceduti e chi è ancora in vita.

Tra i punti sollevati compare anche la richiesta di chiarire, attraverso dati scientifici, l’affermazione del Sindaco secondo cui l’area a caldo dell’Ilva potrebbe rimanere in funzione ancora per 5 anni. Marescotti, inoltre, domanda che vengano resi disponibili i dati sui nuovi codici 048 rilasciati ogni anno a Taranto, sia come totale che per singolo quartiere.

Infine, il presidente di PeaceLink ricorda di aver già richiesto un incontro istituzionale senza aver ricevuto risposta e rinnova la disponibilità a confrontarsi direttamente con il primo cittadino.

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