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Gallipoli

Maxi blitz nel porto: rimosse 150 barche ormeggiate abusivamente

Operazione della Capitaneria di porto nel Seno del Canneto: liberata un’area demaniale di 5.200 metri quadrati. Danni anche al Castello Angioino e al ponte seicentesco

La Guardia Costiera di Gallipoli

La Guardia Costiera di Gallipoli

GALLIPOLI - Un’operazione di sgombero urgente ha interessato nelle ultime ore il porto di Gallipoli, dove circa 150 imbarcazioni risultavano ormeggiate abusivamente all’interno del Seno del Canneto. Le unità occupavano illegittimamente un’area demaniale di circa 5.200 metri quadrati, causando anche danni rilevanti al patrimonio storico della città.

I controlli, condotti dalla Capitaneria di porto e conclusi con l’emissione di un’ordinanza comunale, hanno confermato una occupazione stabile e continuativa della zona, resa possibile dall’installazione di sistemi di ormeggio artigianali. Un’azione che non solo ostacolava l’utilizzo regolare del porticciolo da parte degli aventi diritto, ma che ha provocato lesioni a beni di grande valore culturale: molti punti di fissaggio erano infatti ancorati direttamente alle mura del Castello Angioino e agli archi del ponte seicentesco che unisce il centro storico alla parte nuova della città.

L’individuazione dei proprietari si è rivelata complessa, poiché per questo tipo di natanti non è prevista l’immatricolazione obbligatoria e, di conseguenza, manca un registro ufficiale. Nonostante queste difficoltà, quasi tutte le imbarcazioni sono state rimosse, liberando in gran parte l’area.

Restano però in loco numerosi dispositivi di ormeggio abusivamente realizzati, che continuano a rappresentare una violazione delle norme e una minaccia per l’integrità paesaggistica e culturale. Le autorità valutano ulteriori azioni per la rimozione completa e il ripristino del sito.

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