Tensione al corteo pro-Palestina, Gioventù Nazionale attacca: “Comportamenti violenti e provocazioni inaccettabili”

BARI - Dopo il corteo pro-Palestina che ha attraversato Bari, monta la polemica politica. Gioventù Nazionale della Provincia di Bari ha diffuso una nota durissima in cui condanna i comportamenti registrati durante la manifestazione, promossa da Intifada Studentesca, dal Fronte della Gioventù Comunista e da altre realtà legate all’estrema sinistra.

Nel mirino del movimento giovanile di destra, non solo i toni accesi del corteo, ma anche i precedenti legati alle stesse sigle, come l’occupazione dell’Ateneo dell’Università degli Studi di Bari, durante la quale – ricordano – vennero arrecati danni agli arredi e alle strutture, compromettendo l’utilizzo di un’aula per diversi mesi.

Ma è soprattutto quanto accaduto sabato nei pressi del consolato israeliano a far salire il livello di allarme. Secondo Gioventù Nazionale, alcuni manifestanti avrebbero assunto atteggiamenti intimidatori nei confronti delle Forze dell’Ordine, cercando deliberatamente di innescare tensioni e disturbare l’ordine pubblico.

“Un gesto grave e ingiustificabile – si legge nella nota – che conferma l’intento provocatorio di chi rifiuta ogni forma di confronto democratico e sceglie la via dello scontro ideologico”.

Parole di forte apprezzamento vengono invece rivolte agli agenti impegnati sul campo, che avrebbero gestito la situazione con equilibrio e senso dello Stato, evitando che la manifestazione degenerasse e assumendosi in prima persona il peso della responsabilità.

“Il diritto a manifestare è sacrosanto e garantito dalla Costituzione – conclude il comunicato – ma non può trasformarsi in un pretesto per attaccare chi ogni giorno lavora per garantire legalità e sicurezza nei nostri territori”.