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L'ex Ilva

"In cassa integrazione mille lavoratori in più del previsto"

Acciaierie d'Italia, l'analisi di Calabrese (Ugl): "Momento drammatico"

Alessandro Calabrese

Alessandro Calabrese

"Le aziende AdI e AdI Energia – entrambe in amministrazione straordinaria – stanno vivendo una fase drammatica che tocca nel profondo i lavoratori, già provati da anni di incertezza e precarietà.

In questi giorni, un grave danno strutturale ha colpito l’impianto Afo/1, rendendone impossibile l’avvio e richiedendo un intervento straordinario di manutenzione o una vera e propria ricostruzione. Le conseguenze sono pesantissime: la situazione ha determinato l’immediata informativa di un ampliamento della cassa integrazione, coinvolgendo circa 1.000 lavoratori in più rispetto a quanto inizialmente previsto. In un contesto già fragile dal punto di vista occupazionale, tale misura rappresenta un ulteriore colpo al futuro dei dipendenti".

É quanto si legge in una nota dell'Ugl.

L’azienda nei giorni scorsi, ha convocato esclusivamente le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, compresa la stessa Ugl, incontro durante il quale ha comunicato, definendola informativa, l’aumento dei lavoratori da porre in Cassa Integrazione, senza possibilità di concordare o discutere quanto stesse avvenendo.

Per Alessandro Calabrese, segretario Ugl Taranto, é "gravissimo l’atteggiamento aziendale rivolto nei confronti di tutte le organizzazioni sindacali del comparto elettrico con le relative RSU regolarmente elette nel rispetto delle norme di legge e contrattuali.

Un’azione discriminatoria - é l'accusa di Calabrese - al fine di poter imporre norme contrattuali diverse ad un gruppo che applica un altro contratto collettivo nazionale di lavoro e per il quale, esiste un accordo sulla cassa integrazione, stipulato dalle organizzazioni sindacali territoriali in data 15 ottobre 2024.

Nonostante ciò, il Commissario Straordinario – contraddicendo apertamente le critiche che lui stesso aveva mosso alla gestione precedente – sta consentendo il medesimo atteggiamento unilaterale con la messa in cassa integrazione dei lavoratori senza alcun confronto territoriale con le organizzazioni sindacali e senza alcuna comunicazione ufficiale.

I lavoratori vengono informati tramite semplici SMS, una modalità che riteniamo assurda, irrispettosa e indegna, tanto più perché ricorda le pratiche peggiori della gestione precedente, che tutti noi abbiamo duramente contestato".

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