BRINDISI - Una lite degenerata in tragedia, l’ennesimo scontro culminato nel sangue tra padre e figlio. Stavolta, però, il conflitto familiare ha avuto un epilogo irreparabile. Un uomo di 44 anni è morto nel tardo pomeriggio di giovedì 13 marzo all’ospedale “Perrino” di Brindisi, dopo aver lottato per sopravvivere per quasi 24 ore. A ferirlo mortalmente, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il padre di 71 anni, che lo avrebbe colpito più volte con un coltello al termine dell’ennesimo diverbio.
L’anziano è stato arrestato ed è attualmente rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio volontario. I militari dell’Arma avevano proceduto al fermo già nella serata di mercoledì, inizialmente per tentato omicidio. Ora, con il decesso del figlio, l’accusa si aggrava.
Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, intervenuti immediatamente dopo la chiamata di soccorso. I fatti si sono consumati all’esterno dell’abitazione di famiglia, situata in una zona periferica del comune brindisino. È lì che i militari, in pochi minuti, hanno ricostruito la dinamica di quella che si è rivelata essere l’ultima lite tra i due.
Secondo quanto trapelato da fonti investigative, i rapporti tra padre e figlio erano da tempo segnati da profonde tensioni. Alla base delle continue discussioni vi sarebbero state le difficoltà legate alla tossicodipendenza del 44enne, e le richieste di denaro che frequentemente rivolgeva al genitore. Le liti erano frequenti, accese, spesso violente. Ieri pomeriggio, tuttavia, la situazione sarebbe sfuggita di mano.
Nel corso del violento alterco, l’anziano avrebbe impugnato un’arma da taglio e colpito il figlio all’addome e in altre parti del corpo. Le ferite riportate sono state descritte come compatibili con un’arma a punta e taglio, come confermato dai sanitari. Subito soccorso, il ferito era stato trasportato d’urgenza in codice rosso al pronto soccorso di Francavilla Fontana, per poi essere trasferito all’ospedale di Brindisi, dove è spirato nel pomeriggio di ieri.
Il pubblico ministero della Procura di Brindisi valuterà nelle prossime ore di disporre l’autopsia, per chiarire con precisione le cause del decesso e ricostruire ogni dettaglio della vicenda.
Nel frattempo, per il 71enne si attende l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari. In quella sede, l’uomo potrà raccontare la propria versione dei fatti e spiegare cosa abbia spinto quella lite familiare a trasformarsi in una tragedia irreversibile.