Medici di base, Perruggini: “Serve dichiarare lo stato di emergenza”

BARI - La carenza di medici di base continua a rappresentare una sfida critica per il sistema sanitario nazionale. A lanciare l’allarme è Antonio Perruggini, presidente dell’Associazione di Categoria Welfare a Levante, che propone misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza.

Secondo Perruggini, il governo dovrebbe dichiarare lo stato di emergenza e procedere con il richiamo in servizio dei medici andati in pensione negli ultimi due anni, garantendo loro la defiscalizzazione dei redditi aggiuntivi e innalzando l’età pensionabile fino a 75 anni.

Una crisi che mette a rischio la medicina territoriale

L’attuale quadro normativo non consente soluzioni rapide, ma, secondo il presidente di Welfare a Levante, un intervento immediato potrebbe garantire continuità assistenziale, soprattutto nei piccoli centri, dove i cittadini si trovano a fare i conti con patologie legate all’invecchiamento e situazioni di disabilità senza un supporto adeguato.

"La medicina del territorio è il primo punto di riferimento per la salute delle famiglie, ma senza medici di base rischia il collasso", avverte Perruggini, sottolineando l’urgenza di un’azione concreta da parte del governo.

Incentivi fiscali per attrarre nuovi medici

Oltre al richiamo dei pensionati, è fondamentale introdurre politiche fiscali vantaggiose per chi sceglie di intraprendere la professione di medico di base e per chi opta per la specializzazione in medicina d’urgenza.

Queste misure garantirebbero il tempo necessario alle scuole di specializzazione per formare nuovi professionisti, offrendo una soluzione strutturale a una crisi che si protrae da anni e mettendo in sicurezza il diritto alla salute per tutti i cittadini.