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Bari

«Turismo fuori controllo e speculazione sugli affitti»

Irregolarità nell'85% delle strutture controllate dalla Finanza. La denuncia di Araldo del Comitato "È ora”

Francesca Araldo del comitato “È ora”

Francesca Araldo del comitato “È ora”

BARI - Oltre 5 milioni di euro di imposte evase e un tasso di irregolarità pari all'85% tra le strutture ricettive ispezionate. Sono questi i dati emersi dalle verifiche condotte dalla Guardia di Finanza nel 2024 sui B&B di Bari, un settore in crescita esponenziale ma spesso al centro di gravi violazioni fiscali e penali. Le irregolarità spaziano dal mancato pagamento delle tasse alla violazione del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, con il rischio che alcune attività diventino copertura per operazioni illegali.

La denuncia: turismo fuori controllo e speculazione sugli affitti

“Questi numeri confermano quello che denunciamo da tempo: la crescita incontrollata del turismo a Bari ha favorito non solo speculazioni immobiliari a scapito di residenti, lavoratori e studenti, ma anche fenomeni illeciti” ha dichiarato Francesca Araldo, consigliera del Primo Municipio e rappresentante del comitato “È ora”. “La magistratura ha più volte segnalato il coinvolgimento di strutture ricettive e ristorative in attività di spaccio e riciclaggio gestite da famiglie criminali locali”.

Secondo Araldo, la mancanza di una regolamentazione adeguata ha generato effetti devastanti sul tessuto urbano. “Intere aree del Primo Municipio sono ormai economicamente inaccessibili per chi cerca una casa o un'attività. Bari non può basare il proprio sviluppo su un turismo senza regole, né su lavoretti stagionali spesso caratterizzati da irregolarità contrattuali”.

Controlli e nuove misure per tutelare la città

Per contrastare questi fenomeni, la consigliera chiede misure urgenti: “Servono più controlli sugli immobili destinati all’accoglienza e, se necessario, anche un aumento della tassa di soggiorno. Non possiamo lasciare che pochi proprietari si arricchiscano mentre i cittadini affrontano sfratti e aumenti insostenibili del costo della vita”.

Araldo conclude sottolineando l'importanza di un confronto con tutte le realtà coinvolte: commercianti, imprenditori, residenti e associazioni devono essere parte attiva di un progetto di sviluppo sostenibile per Bari, affinché la città non diventi ostaggio di un turismo senza regole.

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