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A Canosa l'archeologia diventa accessibile con le targhe in Braille

Dono della Pro Loco al Comune per garantire l’accessibilità ai non vedenti. Un progetto che unisce innovazione, inclusione e valorizzazione del territorio

A Canosa l'archeologia accessibile con targhe in Braille

Elia Marro e Vito Malcangio

BAT - Nuovo passo avanti verso un turismo più accessibile a Canosa di Puglia. Nella giornata di ieri, presso il Palazzo di Città, la Pro Loco Canosa ha consegnato al sindaco Vito Malcangio una serie di piastre informative in Braille destinate ai siti archeologici individuati, con l’obiettivo di permettere anche alle persone con disabilità sensoriale di accedere agli ipogei e fruire del patrimonio storico locale.

L’iniziativa è parte del progetto “Canusium Open Access”, promosso dalla Regione Puglia attraverso il programma Puglia Capitale Sociale 3.0, che lo scorso 29 gennaio ha vissuto il suo atto conclusivo nei locali sotterranei del Museo dei Vescovi. L’evento ha rappresentato un’occasione per tracciare il bilancio di un percorso che ha visto la collaborazione di istituzioni, associazioni e cittadini, tutti impegnati nella sfida di rendere il turismo più inclusivo e innovativo.

All’incontro ha partecipato l’Assessora alla Cultura, Archeologia, Istruzione e Turismo Cristina Saccinto, che ha evidenziato come il progetto abbia saputo coniugare tecnologia e accessibilità, valorizzando il patrimonio locale e abbattendo le barriere. Anche Monsignor Felice Bacco ha sottolineato l’importanza di rendere fruibile a tutti un’eredità culturale e spirituale di così grande rilievo.

A ribadire il ruolo della Pro Loco Canosa nel promuovere lo sviluppo turistico e sociale della città è stato il presidente Elia Marro, che ha illustrato le diverse iniziative messe in campo, tra cui tour digitali con visori 3D e materiali accessibili in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Braille.

Il progetto ha potuto contare sulla consulenza tecnica di Stefano Germinario, titolare dello studio Run The Copy, che ha curato gli aspetti progettuali per ottenere il finanziamento regionale. Al suo fianco Pasquale Prudente, responsabile del coordinamento gestionale e della rendicontazione. L’intervento ha evidenziato come la collaborazione tra enti pubblici, associazioni e professionisti abbia reso possibile la realizzazione di un’iniziativa ambiziosa, destinata a lasciare un segno tangibile sul territorio.

Durante la presentazione, i partecipanti hanno avuto modo di toccare con mano i risultati concreti del progetto: visori in funzione, guide in LIS consultabili tramite QR-code e le piastre informative in Braille, simbolicamente donate all’Assessora per la loro installazione nei siti archeologici individuati. L’entusiasmo degli operatori del settore turistico, dei rappresentanti delle associazioni e dei cittadini presenti ha confermato il grande potenziale dell’iniziativa, che ora punta a diventare un modello replicabile in altri comuni pugliesi.

“Canusium Open Access” rappresenta così un esempio virtuoso di come l’impegno congiunto possa rendere il patrimonio culturale di Canosa davvero “a portata di tutti”.

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