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“Essere o malessere social”: al Liside-Cabrini il progetto Scuola di Fondazione Conad Ets

Doppio appuntamento sull’uso eccessivo dei dispositivi elettronici e sulle conseguenze sui nostri giovani

Incontro sull'uso eccessivo dei dispositivi elettronici

Incontro all'Istituto Liside-Cabrini sull'uso eccessivo dei dispositivi elettronici

Doppio appuntamento giovedì, 16 gennaio, all'Istituto Liside-Cabrini di Taranto (in via Dante) sull’uso eccessivo dei dispositivi elettronici: dalle ore 9 alle 12 esperti del settore e rappresentanti istituzionali del territorio hanno parlato dell'uso eccessivo dei cellulari e di social e delle conseguenze sui nostri giovani durante l'incontro “Essere o malessere social”, il progetto Scuola di Fondazione Conad Ets, portato nella nostra città da Conad Adriatico.

«L'abuso di smartphone o altri devices e la permanenza prolungata all'interno della dimensione social favoriscono fenomeni di isolamento sociale, indebolendo le capacità e il piacere della relazione tra persone - ha detto la preside, Patrizia Arzeni - Alla scuola il compito di accogliere la tecnologia come strumento funzionale alla didattica innovativa, evitando che si trasformi in una dipendenza»

Al dibattito nazionale, trasmesso in streaming e dedicato, come accennato, al rapporto tra giovani e social media, seguirà  ad un confronto in presenza con il vicesindaco di Taranto, Gianni Azzaro, la socia Conad-Adriatico, Stefania Boccoli e lo psicologo del lavoro e docente universitario, Giuseppe La Selva. Ad introdurre i lavori la preside Arzeni.  

Durante la diretta domande e curiosità, ma anche dubbi e perplessità di studenti e docenti collegati da ogni parte d’Italia, che si alterneranno agli interventi degli esperti mirati a sottolineare che l’utilizzo eccessivo dei social media e degli strumenti digitali rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni.

«Gli studi - ha dichiarato la preside Arzeni - ci forniscono un elenco dettagliato e preoccupante sulle conseguenze dell’“overdose” da dispositivi informatici. Si va dall’ansia all’insonnia, fino ad arrivare alla demotivazione e all’isolamento sociale. Il dato preoccupa soprattutto perché questi effetti sono annoverati tra quelli più comuni ai quali si aggiunge una percezione distorta del proprio corpo, secondo modelli irrealistici”.

I dati

Stando ai dati divulgati da Conad, studi recenti rivelano che il 38% degli studenti italiani si distrae in classe per via del cellulare e il 29% è disturbato dall’uso che ne fanno i compagni, con dati superiori alla media OCSE.

«Spesso - riferisce in proposito la preside - gli alunni protestano contro il divieto di utilizzo di telefoni cellulari a scuola nei momenti di ricreazione, ma riteniamo di agire per il loro bene perché questi dispositivi diventano una fonte incredibile di distrazione e limitano la socializzazione tra compagni di classe, vanificando la ragione per la quale vengono concessi questi stessi intervalli durante le attività didattiche. Ci associamo - conclude la ds del Liside-Cabrini - al punto di vista unanime di educatori, esperti e psicologi: l’utilizzo eccessivo degli strumenti digitali e dei social network rappresenta una minaccia per l’equilibrio psichico ed emotivo delle nuove generazioni e noi come scuola non possiamo restare a guardare. Abbiamo il compito di accogliere la tecnologia come strumento funzionale alla didattica innovativa, evitando allo stesso tempo che si trasformi in una dipendenza».

Di qui l’adesione piena e convinta al progetto di Fondazione Ets-Conad, patrocinato dal ministero dell’Istruzione che offre agli studenti di tutt’Italia un’occasione di ascolto e confronto, oltre che attraverso dati scientifici, contributi video, sondaggi live e testimonianze per promuovere consapevolezza e autoregolamentazione per un uso equilibrato della tecnologia.

«Questo evento - ha di dichiarato Stefania Boccoli - è un abbraccio collettivo verso una generazione che cresce in un contesto complesso, pieno di opportunità, ma anche di rischi. Educare significa dare strumenti, ispirare fiducia e costruire consapevolezza. Siamo fieri di sostenere iniziative che uniscono educazione e sensibilizzazione in modo così profondo ed efficace»..

 

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