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Canosa di Puglia

Molotov nella notte contro il portone d’ingresso dell'eurodeputato Francesco Ventola

È divampato un incendio intorno alle 3 di questa notte, «Sono contento che la mia famiglia stia bene. Non è stata una notte facile»

Francesco Ventola

Francesco Ventola

BAT - Paura nella notte a Canosa di Puglia, nel territorio della sesta provincia pugliese, dove l’abitazione dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, è stata colpita da un attacco incendiario. Intorno alle tre, ignoti hanno lanciato una molotov contro il portone d’ingresso, provocando un incendio. Al momento dell’accaduto, Ventola, insieme alla sua famiglia, si trovava all’interno della casa. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco per domare le fiamme e la polizia, che ha avviato le indagini. Il politico, noto per essere stato sindaco di Canosa, presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani e capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale pugliese fino allo scorso giugno, non ha detto: «Sono contento che la mia famiglia stia bene. Non è stata una notte facile e lo spavento rimane. Non voglio fare congetture, confido nell’attività investigativa e inquirente che saprà individuare i responsabili. Ringrazio tutti coloro che in queste ore mi stanno dimostrando la loro vicinanza».

Le forze dell’ordine stanno analizzando eventuali collegamenti con l’attività politica di Ventola e non si esclude alcuna pista.

Immediate le reazioni di sdegno e sostegno a Ventola e la sua famiglia da parte del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina): «Siamo vicini all’amico Francesco Ventola e condanniamo il vile attentato di questa notte alla sua abitazione di Canosa di Puglia. Conosciamo da sempre Francesco come uomo, i suoi concittadini lo hanno apprezzato come sindaco della sua città e presidente della Provincia BAT, ma noi lo abbiamo conosciuto come consigliere prima e poi capogruppo e sappiamo che ogni sua azione politica è improntata alla serietà, prima ancora che nelle indiscusse capacità.

Di qualunque natura sia la matrice del vile gesto, confidiamo nella Polizia e nella Procura di Trani perché individuino al più presto i responsabili»

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