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Economia
15 Luglio 2024 - 09:29
Pietro Pallini, coordinatore Uil di Taranto
Snocciola dati ed elenca le tante crisi aperte del dossier Taranto, Pietro Pallini. Il coordinatore della UIL Taranto ha diffuso nella mattinata di oggi, lunedì 15 luglio, una lunga ed articolata nota stampa.
Pallini contesta quanto dichiarato dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, lo scorso 12 luglio durante la presentazione del nuovo corso universitario in farmacia attivato nel capoluogo ionico.
"Il nostro sindaco ha tracciato un quadro di Taranto che, se fosse reale, ci permetterebbe di dormire sonni tranquilli - ha affermato Pallini -. Ha descritto una città perfetta, quasi fiabesca. Tuttavia, la realtà è ben diversa, e i dati lo confermano."
Vengono elencate una serie di statistiche che illustrano la grave situazione economica e industriale di Taranto. "La nostra città registra il maggior numero di crisi industriali in Puglia, con 73 tavoli di crisi, di cui 52 riguardano l'industria. Nove di questi sono a Taranto, coinvolgendo oltre 10.500 lavoratori. Questi numeri non includono neppure l'ex Ilva e il Porto."
La disoccupazione a Taranto è allarmante: "Il tasso di disoccupazione in Italia è dell'8,1%, in Puglia del 12,1% e a Taranto del 13,3%. Il tasso di occupazione è altrettanto scoraggiante, con un 38,4% rispetto al 52,2% nazionale."
La cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, rappresenta un altro indicatore della crisi. “Nel 2023, la cassa integrazione ordinaria processata a Taranto ha rappresentato il 34% del totale in Puglia. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, su un totale di 19.305 posizioni in Puglia, 11.208 sono state quelle processate a Taranto, pari al 58,6% del totale regionale. Il dato più recente ci fornisce una statistica drammatica: 13.794.603 ore di cassa integrazione in Puglia, con un aumento del +203,56% rispetto al già inquietante dato del 2023. Da gennaio a giugno 2023, ci sono state 1.870 ore di cassa integrazione a Taranto, che si conferma la prima provincia in Puglia per ore di cassa integrazione”.
Il declino delle attività commerciali è evidente. "In tre anni, dal 2021 al 2023, hanno chiuso 507 attività commerciali a Taranto. Nel 2023, le cessazioni di attività sono state il doppio delle aperture. Un trend impietoso che riflette una crisi senza precedenti."
Pallini ha poi sottolineato la grave situazione demografica. "Taranto ha perso 60.000 abitanti in 40 anni, 3.000 abitanti in meno solo nell’ultimo anno. La città si sta auto estinguendo nel silenzio generale. Ogni anno, muoiono 2.500 persone a fronte di soli 1.300 neonati. Questo trend è in linea con la provincia, tranne che per Roccaforzata."
La fuga dei giovani è un altro problema grave. "Tra il 2002 e il 2021, il Sud ha perso 808.000 under 35, di cui 263.000 laureati. L'industria contribuisce alla ripresa del Sud con solo il 10%, contro il 24,5% del resto d'Italia. Sedici operai su 100 al Sud vivono in povertà assoluta."
La povertà è in aumento. "Secondo l'ISTAT, le famiglie in povertà assoluta sono passate dal 10,1% del 2001 al 10,7% del 2021, con un picco dell'11,2% al Sud. Il 41,4% delle famiglie povere risiede nel Mezzogiorno. Secondo la Caritas, un italiano su 10 è in stato di povertà, con il 9,4% della popolazione in povertà assoluta, un dato triplicato in 15 anni."
Pallini ha anche criticato la gestione dei rifiuti. "La raccolta differenziata a Taranto è ferma al 27%, con una voragine di 10,8 milioni da colmare a fronte della sentenza del Consiglio di Stato che azzera gli impianti minimi fino al 2024."
Le risorse del PNRR e altri fondi europei sono un punto critico. "Siamo ancora in attesa di sapere come saranno allocate le risorse del PNRR, Just Transition Fund e altre risorse FSC e FAS. Taranto è il primo beneficiario in Italia con quasi 290 milioni già assegnati a dicembre 2023, ma non c'è stata trasparenza sulla loro destinazione."
La mobilità è un altro problema. "Dopo la soppressione della linea ferroviaria Taranto-Roma per lavori tra Eboli e Potenza, la città è ulteriormente isolata. Il 12 luglio, Kyma Mobilità ha emesso un'ordinanza che priva del trasporto pubblico parte della cittadinanza."
Pallini, infine, ha espresso frustrazione per la mancanza di visione politica e la gestione delle risorse. "Continuiamo a ricevere nomine e ricompense per vertici aziendali che non rispecchiano la meritocrazia. L'aeroporto Arlotta di Grottaglie è un esempio di come si preferisca esplorare lo spazio invece di garantire una normale mobilità aerea e terrestre."
"Crediamo nello sviluppo alternativo e nelle opportunità - ha concluso Pallini - ma siamo ansiosi di vedere che ciò avvenga realmente, senza penalizzare chi crede nella politica seria e nell'interesse esclusivo delle persone".
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