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La sfida di Supercentro: investimenti per 23 milioni

Il presidente Macripò e Leonardo Giangrande

Il presidente Michele Macripò e Leonardo Giangrande

23 milioni di investimenti nei prossimi tre anni e due punti vendita appena inaugurati: è questa la risposta del Gruppo Supercentro alla sfida dei nuovi scenari di mercato. Nei giorni scorsi sono stati inaugurati i punti vendita di via Fighera, a Martina Franca, e di via Dante, a Taranto, dopo un completo restyling. Il punto vendita di Martina Franca ha impegnato il Gruppo con un investimento da 600 mila euro. Oggi, dopo il restyling, si sviluppa su una superficie di 700 mq, impiega 16 dipendenti e dispone di reparti gastronomia, pane e pasticceria, ortofrutta e macelleria completamente ristrutturati per venire incontro alle esigenze sempre più specifiche del consumatore. Analogo impegno finanziario per il punto di vendita di Taranto, che si sviluppa su una superficie di 690 mq, impiega 11 dipendenti e dispone di uno speciale reparto di dolciumi in cui è possibile acquistare prodotti di pasticceria particolari e ricercati non comunemente presenti nella grande distribuzione. Ma non è solo il restyling dei locali il cuore degli investimenti: i dipendenti di entrambi i punti vendita beneficeranno infatti di corsi di formazione specifici per migliorare la relazione con il cliente e rendere servizi sempre più puntuali al consumatore. Una strategia oculata che ha permesso di chiudere il 2021 con un fatturato di 235 milioni di euro, con un balzo del 13% rispetto al 2020, e ci si appresta a chiudere il 2022 con un fatturato che traguarda i 245 milioni di euro. Una rete che si estende in Puglia, Calabria e Basilicata con i marchi Sisa, Ipersisa e QuickSisa e Stop&shop e che nel solo territorio tarantino, come Gruppo Supercentro, conta 75 punti vendita tra diretti e indiretti per un totale di 180 dipendenti. Entro il 2025 saranno 350 in totale i punti vendita della rete. «Questi risultati - spiega il presidente del Gruppo, Michele Macripò - sono il frutto di un grande lavoro, nostro e di tutti i collaboratori, tutte persone molto legate all’azienda». È la storia stessa di Supercentro ad indicare la lungimiranza di strategie e investimenti. Racconta il presidente: «Siamo partiti nel 2006 quasi come una azienda a conduzione familiare: eravamo tre soci. Nel corso degli anni lo spirito è rimasto quello dell’azienda dove i rapporti personali sono molto importanti, ma abbiamo sviluppato una visione generale innovativa che ha saputo reggere alle sfide del mercato e della crisi. Noi vogliamo guardare avanti e per questo stiamo già pensando ad un passaggio generazionale, per questo ora abbiamo un Direttore Generale che ci accompagna in questa trasformazione, conservando lo spirito che ci ha sempre contraddistinto ma cambiando pelle per adattarci al mondo che cambia. E per l’immediato futuro pensiamo ad un progetto di welfare aziendale per premiare tutta la rete di persone che lavorano con noi». La guerra e la crisi economica hanno prodotto una serie di difficoltà nell’economia italiana e non solo. Il presidente Macripò spiega come far fronte a questa difficile situazione: «La guerra indubbiamente sta comportando molte problematiche. L’aumento dei listini, però, non lo stiamo scaricando sul pubblico e questa si sta rivelando la nostra arma vincente. I risultati ci stanno dando ragione. In particolare crediamo che sia importante in questa fase aprire punti convenienza più piccoli e con costi di gestione più bassi proprio per attenuare le dinamiche dei prezzi. Il nostro segreto è quello di lavorare con professionalità e sacrificio. I dati Nielsen ci dicono che siamo la catena che cresce di più in Puglia con un +4,2% nel periodo settembre/ottobre». I risultati già così positivi non fermeranno gli investimenti e la volontà di crescere ancora: in programma altre ristrutturazioni di punti vendita a Taranto e a Sava, l’acquisto dell’immobile del punto vendita di Lecce (1.200 metri quadri), l’apertura di un nuovo cash a San Giorgio Jonico. «Noi - conclude il presidente Macripò - siamo costantemente impegnati a soddisfare le esigenze del pubblico. Il consumatore è molto attento ai prezzi e allo stesso tempo al servizio, perché non rinuncia alla qualità. E noi a questo tipo di richiesta siamo orientati, ecco perché, al netto dell’inflazione e della crisi, abbiamo fatto registrare un aumento di fatturato. Questa è la nostra filosofia vincente».
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