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Lama trasformata in una piccola Betlemme

L'edizione estiva straordinaria de “La Calata dei Magi”

L'edizione estiva straordinaria de “La Calata dei Magi”

E’ stato un successo di pubblico domenica sera a Lama la “Calata dei Magi” edizione estiva, in simbolica sostituzione delle rappresentazioni del 6 gennaio, saltate a causa della pandemia. Molti i tarantini (ma anche tanti turisti) che hanno assistito all’evento nella rinomata località turistica che i cartelli stradali indicano come “Terra dei Magi”. Certo, è mancato il freddo tipico invernale (anche se certe volte nel giorno dell’Epifania il clima è stato un vero anticipo primaverile), sono mancate le pastorali della banda e le luminarie natalizie, la processione di Gesù Bambino e i canti tipici dell’occasione, tra cui il famoso “Tu scendi dalle stelle”, che a pochi giorni dal Ferragosto, in verità, ci avrebbe azzeccato molto poco. Ma non è mancata l’atmosfera poetica e semplice dell’evento che, sin dalle sue origini, trasforma Lama in una piccola Betlemme, come raccontava nei suoi scritti Alfredo Majorano. Un silenzioso pensiero di gratitudine è andato a don Nicolino Gigante, a lungo parroco della Regina Pacis, che ha difeso e preservato la tradizione, al suo successore don Mimino Damasi, attualmente missionario in Guatemala, che ha saputo valorizzarla, e a don Luigi Pellegrino, che dal suo insediamento, si è subito innamorato di questo importante momento della vita del quartiere. A quest’ultimo, inoltre, si deve l’idea della edizione della “Calata” estiva, subito condivisa dal comitato. “Ma l’anno prossimo – ha detto – si torna alla normale collocazione del 6 gennaio”. La rappresentazione ha avuto inizio subito dopo la santa messa vespertina celebrata, come ogni estate, nel chiostro parrocchiale. A prendere posto per primi, nello spazio a lato della chiesa, Erode il Grande e la sua corte, scortati dai soldati romani. Sul grande palco, all’altra estremità della piazza, si sono disposti la Sacra Famiglia con i pastori. I Re Magi, a cavallo di stupendi destrieri, sono giunti partendo dal vicino plesso scolastico di via Ciclamini, subito sottoposti all’interrogatorio del perfido Erode, in cerca di notizie del Divino Bambinello allo scopo di ucciderlo. Quindi, la stella cometa li ha condotti al cospetto del piccolo Gesù, per adorarlo e porre a suoi piedi i cofanetti con i doni dell’oro, dell’incenso e della mirra. Al termine, avvisati dall’angelo, i tre Sapienti d’Oriente per il ritorno hanno preso una strada diversa, ad evitare di imbattersi nel malvagio sovrano. Il medesimo celeste messaggero ha inoltre sollecitato la Sacra Famiglia a fuggire in Egitto, per imminente strage degli Innocenti. E a un controllo lungo la strada, i soldati, pronti all’efferato gesto, come secondo narrazione fantasiosa, invece del Bambinello, hanno visto in braccio a Maria…un involto di grano! Subito dopo la “Calata”, la gente ha riscoperto il piacere di passeggiare sul viale principale, una volta tanto libero dalle auto, sostando davanti alle vetrine illuminate dei negozi aperti e alle bancarelle di oggettistica varia. Folla anche al concerto in piazza della tribute band di Renato Zero “321 Zero” e allo spettacolo pirotecnico di mezzanotte che ha suggestivamente illuminato di mille colori il cielo di Lama per una serata d’estate da ricordare. Sempre domenica sera ha destato curiosità lo stand che pubblicizzava la 13.ma edizione della manifestazione “ C’era una Volta il pane a ...Lama”, organizzata dalla “Pro Loco di Lama e le sue Contrade” per venerdì 5 agosto alle ore 20.30, nella settecentesca “ Villa Vetusta”, in via Lama 150. In programma, dimostrazioni pratiche di preparazione, degustazioni e musiche tradizionali (prenotazione obbligatoria al 347.7672068; info, 3806369641). L’estate a Lama continuerà con le iniziative della parrocchia Regina Pacis e in particolare con le proiezioni della rassegna cinematografica “Un film per riflettere”, ogni lunedì sera alle ore 21. “Il tutto – dice il parroco don Luigi Pellegrino – ha ovviamente come momento centrale la santa messa domenicale all’aperto, per il cui miglior svolgimento tutta la comunità offre proficuamente il suo apporto”.
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