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L'ex Ilva

Nuova cassa integrazione. E per l'acquisizione degli impianti di Acciaierie d'Italia ci sarebbe anche "mister X"

Cosa emerge dall'atteso incontro a Roma sul futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto

Nuova cassa integrazione allo stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d'Italia, oltre ad un possibile acquirente per gli impianti, il cui nome rimane al momento secretato ma con il quale le trattative sarebbero in corso. È quanto sta emergendo dal vertice a Roma, iniziato nel tardo pomeriggio.

"La rimodulazione delle attività da qui a fine dicembre richiederà l’incremento del ricorso alla cig da 4.550 a circa 5.700 unità, con integrazione del reddito" avrebbe detto ai sindacati il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel corso del vertice alla presidenza del Consiglio, spiegando come dal 1 gennaio a causa del fermo cokerie per i lavori necessari alla de-carbonizzazione ci saranno invece 6.000 persone in cassa. A riportarlo l'agenzia Ansa.

Questo, mentre sarebbe in corso per rilevare l’ex Ilva anche una trattativa “segreta” con un soggetto che fino a ora non è mai emerso in maniera ufficiale.

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