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Bari

Una villa confiscata diventa spazio culturale: il quartiere San Girolamo riparte dalla legalità

L’amministrazione comunale punta al bando “Puglia Beni Comuni” per trasformare un bene sottratto alla mafia in un presidio culturale aperto al territorio: lunedì 12 maggio un open day con istituzioni e cittadini

BARI - Un progetto che unisce rigenerazione urbana, impegno civile e cultura prende forma a Bari, nel quartiere San Girolamo, dove l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio di un percorso di co-progettazione per partecipare all’avviso regionale “Puglia Beni Comuni”. Al centro dell’iniziativa c’è una villa confiscata alla criminalità organizzata, situata sul lungomare IX Maggio 62, destinata a diventare uno spazio culturale di prossimità, aperto e inclusivo.

L’obiettivo del bando regionale è restituire dignità e funzione sociale ai beni sottratti alle mafie, trasformandoli in luoghi vivi e condivisi dove offrire servizi pubblici accessibili, sicuri e sostenibili. In particolare, gli interventi sono pensati per rispondere ai bisogni delle fasce più vulnerabili della popolazione, con attenzione a donne, bambini, anziani e persone con disabilità, in un’ottica di uguaglianza sostanziale e contrasto alle discriminazioni.

Il Comune di Bari, con il possibile contributo regionale fino a 1 milione di euro, intende avviare un piano che combini prevenzione sociale, educazione alla legalità e sostegno concreto alle vittime innocenti della criminalità organizzata. Un percorso che punta a coinvolgere la comunità e a promuovere la responsabilità collettiva, rafforzando la rete tra cittadini, istituzioni e associazioni.

Il primo passo sarà l’open day in programma lunedì 12 maggio alle ore 16.30, proprio nella villa oggetto del progetto. L’incontro sarà aperto a tutta la cittadinanza e ai soggetti interessati alla co-progettazione, che potrà portare alla selezione del futuro ente gestore della struttura, in caso di ottenimento dei fondi.

Nel corso dell’iniziativa sarà possibile visitare l’immobile, che si sviluppa su 90 mq coperti e dispone di un’area esterna di circa 240 mq, e confrontarsi sulle ipotesi di utilizzo. Saranno presenti la vicesindaca Giovanna Iacovone, l’assessore alla Legalità Nicola Grasso, l’assessora alle Culture Paola Romano, la presidente del Municipio III Luisa Verdoscia e il coordinatore di Libera Puglia don Angelo Cassano.

Un progetto che vuole rimettere al centro la cultura e la partecipazione, per fare di un bene confiscato un simbolo di rinascita e impegno civile.

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