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Bari
29 Aprile 2025 - 15:38
Vito Bruno sulle 29 stabilizzazioni ad Arpa Puglia
BARI - Una struttura più solida, efficiente e moderna, pronta a rispondere con rapidità alle complesse emergenze ambientali della Puglia. Con questo obiettivo Arpa Puglia ha avviato un vasto piano di riorganizzazione interna e stabilizzazione del personale precario, rafforzando così il proprio ruolo operativo in tutto il territorio regionale.
L’operazione, formalizzata con la delibera n. 141 del 29 marzo 2024, ha portato alla ridefinizione dell’organigramma dirigenziale e all’assegnazione di nuovi incarichi sia nelle Unità Operative Complesse (UOC) che in quelle Semplici (UOS), comprese le nuove responsabilità in settori strategici come la transizione digitale, la comunicazione istituzionale e la gestione tecnica.
Un cambiamento significativo ha riguardato anche i Dipartimenti Ambientali Provinciali, con la nomina dei nuovi direttori per tutte le province, incluso il DAP Bat, istituito di recente per coprire il territorio di Barletta-Andria-Trani.
A questa riorganizzazione si affianca un'importante operazione di stabilizzazione del personale: ben 29 unità a tempo indeterminato sono entrate in servizio dopo un iter selettivo avviato con l’avviso pubblico del 24 dicembre 2024. Tra queste, 26 nel comparto tecnico-scientifico (biologi, chimici, tecnici della prevenzione, scienziati ambientali, operatori subacquei) e 3 nel settore amministrativo. La procedura, svolta secondo quanto previsto dall’art. 20, comma 2, del D.Lgs. 75/2017, ha coinvolto 8 commissioni esaminatrici e prodotto 20 graduatorie finali.
Particolare attenzione è stata riservata alla sede di Taranto, dove sono state completate 3 stabilizzazioni, mentre le 2 posizioni vacanti sono state convertite in nuove assunzioni dall’esterno. A oggi, il numero complessivo di ingressi a tempo indeterminato nella sede tarantina è salito a 18 unità, contribuendo a potenziare un presidio cruciale in un’area tra le più fragili dal punto di vista ambientale ed epidemiologico della regione.
A sostenere questo processo di rilancio è stata la stessa Regione Puglia, che ha messo a disposizione le risorse finanziarie necessarie per garantire il consolidamento della struttura. Un investimento che, secondo il presidente Michele Emiliano, «rafforza il presidio di legalità e tutela ambientale che Arpa rappresenta, senza gravare sulle tasche dei cittadini».
«Abbiamo scelto di non rinunciare a un’agenzia forte e autorevole», ha aggiunto Emiliano. «Il nostro mare è tra i più puliti d’Italia anche grazie ai controlli rigorosi di Arpa e alla collaborazione con Acquedotto Pugliese. Ma Arpa è anche un baluardo per la sicurezza alimentare e per la salute pubblica, in una regione dove agricoltura e ambiente sono colonne portanti dell’economia».
Il Direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, ha parlato di «un passo storico verso l’efficienza e l’innovazione», sottolineando come il nuovo modello organizzativo, fondato su merito, trasparenza e valorizzazione delle competenze, garantirà maggiore stabilità e qualità nei servizi.
Il risultato è stato certificato anche dall’OIV – Organismo Indipendente di Valutazione, che ha assegnato ad Arpa un punteggio di 100 su 100 nella valutazione della performance complessiva.
Con questa operazione Arpa Puglia si candida non solo a presidio tecnico-scientifico di eccellenza, ma anche a modello di buona amministrazione pubblica, capace di coniugare efficienza, innovazione e visione di lungo periodo.
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