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La rassegna

Tindaro Granata a Taranto: Mina e un sogno di libertà dietro le sbarre

Inaugurazione per "Periferie" al TaTÀ. Lo show "Vorrei una voce" è l'eco del lavoro svolto dall'attore siciliano con le detenute di alta sicurezza della Casa Circondariale di Messina

Tindaro Granata in una foto di scena di Masiar Pasquali

Tindaro Granata in una foto di scena di Masiar Pasquali

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2025-11-21 20:00:00 2025-11-20 23:00:00 UTC Tindaro Granata a Taranto: Mina e un sogno di libertà dietro le sbarre Via Grazia Deledda, 74123 Taranto TA, Italia

Taranto alza il sipario sulla stagione "Periferie" del Crest con un’opera che scava nell’animo umano: venerdì 21 novembre (ore 21) il TaTÀ - l'auditorium in via Grazia Deledda al quartiere Tamburi di Taranto - ospita "Vorrei una voce" di e con Tindaro Granata. Lo spettacolo, sostenuto dalla Regione Puglia, è un monologo polifonico che prende le mosse da due elementi apparentemente distanti, ma uniti dal desiderio di riscatto: l’addio alle scene di Mina e il sogno di libertà di un gruppo di donne recluse.

Tindaro Granata in una foto di scena di Masiar Pasquali


Il cuore pulsante della drammaturgia è il lungo percorso teatrale che l’attore, regista e drammaturgo siciliano ha condotto all’interno della Casa Circondariale di Messina. Granata ha lavorato con le detenute di alta sicurezza, proponendo di mettere in scena l’ultimo leggendario live di Mina, Bussoladomani (1978). L'obiettivo: recuperare, attraverso il canto in playback, una femminilità annullata e la libertà di espressione, entrando nei propri ricordi per ritrovare la capacità di sognare.
Granata confessa di aver compreso, incontrando quelle donne che avevano smesso di sognare, di essere in qualche modo simile a loro, "recluso da me stesso". In scena, porta gli occhi, i gesti, le lacrime e i sorrisi delle detenute, cercando il senso di tutto ciò che è stato e dando voce a chi cerca un riscatto forte: l’amore irruento per la vita.
Al termine dello spettacolo, l'artista incontrerà il pubblico nel foyer, intervistato dalla giornalista Marina Luzzi.

Biglietto unico: euro 15. Info: 333.2694897.

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